Siamo pronti in piazza Europa, aspettiamo il pullman. Siamo un bel gruppo preoccupato solo delle condizioni atmosferiche che ci attendono. Per sicurezza ho portato una maglia pesante e la giacca a vento.
Ci fermiamo a Borgo ed a Demonte per caricare altra gente.
La mattinata è chiara e fresca e le ore del viaggio passano in fretta.
Arrivati a La Salette ci accoglie una fitta nebbia.
Questo luogo, dove la Santa Vergine è apparsa il 19 settembre 1846 a due pastorelli, invita alla meditazione, alla preghiera, al silenzio ed alla contemplazione della natura.
Il mio obiettivo in questo pellegrinaggio è quello di pregare e di liberare la testa dai pensieri pesanti.
Dopo la presentazione del messaggio della Madonna de La Salette ci siamo recati nella Basilica per la celebrazione della S. Messa, disponendoci intorno all’altare. Ascoltando il brano del Vangelo sulle nozze di Cana mi sono chiesto quanto abbiamo bisogno di andare alla ricerca della felicità.
Ho pensato a questa marea di gente che vedo arrivare sulle nostre coste da luoghi diversi e lontani. Anche loro sono alla ricerca della felicità. Viviamo un tempo molto delicato sotto diversi aspetti. Presi dalle preoccupazioni non riusciamo più a vivere il presente. Proprio in periodi come questi abbiamo la possibilità di riscoprire la bellezza delle piccole cose, come questi giorni di preghiera e di comunità.
UNITALSI vuol dire anche accompagnare gli ammalati a Lourdes e agli altri Santuari. Io sono su una sedia a rotelle, ma non penso di essere ammalato, penso di dover essere aiutato e per me quest’associazione rappresenta un occasione per incontrarsi e parlare di tante cose.
Non voglio essere etichettato. I volontari sono chiamati sorelle e barellieri perchè hanno la divisa, ma siamo una grande famiglia, dove c’è amicizia, dove c’è dialogo e affetto reciproco.
Forse io vedo le cose più da lontano, ma credo nell’amicizia che queste persone mi donano.
Mauro Salvagno