PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA (15-22) FEBBRAIO: LA TESTIMONIANZA DI DUE RAGAZZI

Dal 15 al 22 febbraio scorso ho avuto la possibilità di partecipare ad un pellegrinaggio in Terra Santa con la mia famiglia ed altri numerosi amici dell’UNITALSI di Cuneo.

Era da tempo che desideravo fare questa esperienza che i miei genitori mi avevano raccontato e che mi affascinava veramente.

Siamo partiti in una fredda mattina molto presto per raggiungere l’aeroporto di Torino e prendere il primo volo diretto a Roma per poi proseguire per Tel Aviv e raggiungere Nazareth, prima tappa del nostro viaggio.

Man mano che l’autobus attraversava i paesi e le città  della Palestina e di Israele mi rendevo sempre più conto che sarebbero stati giorni intensi in cui avrei vissuto emozioni fortissime.

E così è stato, fin dalla prima sera: abbiamo raggiunto l’hotel che ci avrebbe ospitato a Nazareth e con nostra grande sorpresa si trovava a pochissimi passi dalla Basilica dell’Annunciazione che potevamo contemplare in tuta la sua maestosità. Il tetto a forma di giglio rovesciato, nella sua semplicità mi ha fatto subito pensare alla semplicità di Maria che nel dire il suo si all’angelo si è fidata e affidata all’amore e alla grandezza di Dio.

Il posto che mi ha colpito di più come panorama è stato il lago di Tiberiade che mi ha trasmesso un senso di pace e di assoluta grandezza.

Al Santo Sepolcro ho vissuto l’emozione più forte legata alla vita di Gesù: ho capito quanto grande sia stato il suo gesto di donare la vita per noi, ed anche se abbiamo potuto sostare solo pochi secondi,  sfiorare velocemente quella pietra mi ha lasciato un senso di pace e di felicità.

Una bella esperienza l’abbiamo vissuta l’ultimo giorno, poche ore prima della partenza, recandoci al Museo dell’Olocausto di Gerusalemme. Il giardino con gli alberi dedicati alle persone che hanno aiutato gli ebrei durante la persecuzione e il memoriale per i bambini rappresentati da miriadi di stelle, come un grande firmamento nel buio della vita, sono state le cose che mi hanno toccato di più il cuore ed anche se ho provato un senso di grande dolore da un lato, dall’altro ho apprezzato le persone buone che hanno capito e si sono adoperati per aiutare gli altri.

E’ stato un viaggio semplice ma molto carico di significato, che non dimenticherò perché mi ha dato l’opportunità di vivere e di percorrere le strade della vita di Gesù e di capire un po’ di più il significato vero della mia fede che non deve essere fatta solo di parole ma di gesti concreti.

Luca ( 15 anni )

 

 

Nello scorso mese di febbraio insieme a mio fratello e ai miei genitori ho partecipato al Pellegrinaggio in Terra Santa organizzato dall’Unitalsi di Cuneo.

Mi sono trovata benissimo, la compagnia è stata piacevole e il viaggio un’esperienza indimenticabile.

Ripercorrere le strade e i luoghi dove Gesù ha camminato, lavorato, predicato e dove ha sofferto ed è morto in croce per noi mi ha commosso ed emozionato.

In modo particolare mi ha lasciato un bellissimo ricordo la visita alla Chiesa di Sant’Anna, forse perché è la Santa di cui porto il nome e alla quale i miei genitori mi hanno affidato fin da prima che nascessi. In quella Chiesa abbiamo cantato una lode dedicata a Sant’Anna che non avevo mai sentito e l’acustica che era così bella, ha reso l’atmosfera molto suggestiva.

Un altro posto che mi ha toccato molto è stato il “Monte degli Ulivi”. Abbiamo celebrato la Messa nella Chiesa dove rimane una grande pietra dove si dice che Gesù abbia pregato e affidato la sua vita e la sua sofferenza alla volontà del Padre. Mi à stato chiesto di leggere le letture della Messa e l’ho fatto con molto piacere ripensando al grande sacrificio che Gesù ha fatto per noi morendo sulla croce.

Durante la nostra permanenza a Betlemme siamo andati anche ad incontrare le suore e i bambini che vivono nella “Casa Ninos de Dios”, una struttura voluta e sostenuta dall’Unitalsi che accoglie bambini orfani e con disabilità, che sovente vengono abbandonati dalle loro famiglie.

Qui abbiamo fatto amicizia con un bimbo che i miei genitori avevano già conosciuto nel loro precedente viaggio in Terra Santa e di cui ci avevano raccontato la dolcezza e la tenerezza con cui si era affezionato a loro: sia mio fratello sia io ormai lo consideriamo il nostro “fratellino” a distanza.

Ringrazio davvero per aver avuto la possibilità di vivere questa esperienza soprattutto in questo momento della mia vita, tra poco più di un mese riceverò la Santa Cresima e sicuramente questo è stato il regalo più bello che potessi ricevere.

Anna  (13 anni)

 

 

                                         

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